Paraencefalite sclerosante subacuta

Carissimo Professore Costacurta,
oggi è Natale e grazie a Lei, ho anche mio figlio seduto a tavola con me; cosa or¬mai insperata, dopo le varie condanne di decine di luminari…della medicina…
Dal giorno che mio figlio di 12 anni si ammalò, febbraio 1980, cliniche e ospedali di mezza Europa, mi hanno visto strisciare con mio figlio fra le braccia, chie¬dendo aiuto e pietà per lui.
Ma dopo varie visite e analisi, la sentenza era la solita: «Fatevi coraggio e rassegnatevi non c’è nulla da fare».
Ricordo le parole del primario del T.C.O. di Torino, dopo averlo visitato, dis¬se: «se fosse mio figlio, non gli darei più nulla …è finito». Mentre il Professore Di Piazza, Primario del Neuro di Forlì disse: «suo figlio non parlerà più».
La clinica Universitaria Neurologica per bambini di Bologna, dopo 45 giorni emise il nome della malattia: “paraencefalite sclerosante subacuta”, derivata dal virus del morbillo. Malattia, a loro dire, che non ha mai perdonato nessuno.
Questo lo assicuravano per diretta esperienza; massimo-massimo due anni di vita. Addirittura uno dei medici, si meravigliò come il ragazzo, visto le sue condi¬zioni, come mai fosse ancora vivo.
Ormai il bambino era da mesi bloccato a letto, non parlava, era paralizzato, gli si doveva fare tutto. Sinceramente anche in noi era subentrata una certa ras¬segnazione. Si girava sulla sedia a rotelle, la spina dorsale era diventata curva come una falce, poiché il bambino era sempre piegato.
Ogni sera, al ritorno dal lavoro, restavo a guardarlo per ore…Pensavo a quando, per tenerlo fermo, quasi lo dovevo legare.
Amante dello sport, sempre in bicicletta, a giocare col pallone…e poi all’improvviso, questo male maledetto, che lo inchiodava a letto.
Sono stata a Berna, a Stoccarda, Francoforte, ho speso tanti soldi, ma nessuno mi ha mai dato speranza. Cosa potevo fare? Rassegnarmi? No! Ed ebbi ragione.
Quando mi consigliarono di ricorrere a Lei, Professor Costacurta. Perchè grazie a Lei, oggi mio figlio non solo gioca, canta, balla, mangia da solo, e la cosa più positiva, corre con la bicicletta.
Non avevo i mezzi per venire da Lei fino a Conegliano, e Lei mi consigliò il Dottor Fierro, un suo allievo, abitante nei pressi di Bologna. Ricordo mentre lo
visitava, parlava con Lei per telefono, e Lei Professore sempre per telefono, dava ordini per le varie cure da fare.
È stato grande Professore, non mi stancherò mai di dirLe grazie. Pensi, Pro¬fessore, quando in paese la gente vede girare mio figlio, si fa il segno della croce. Per tutti è redivivo.
Iniziò con degli abbassamenti di memoria, grandi distrazioni; io naturalmen¬te, pensavo all’età -12 anni – Ia media, le prime amichette…Ma un giorno accusò
un forte dolore di testa: lo ricoverai a Cesena e dopo due giorni dissero: «o un tu¬more al cervello o sono delle crisi interne».
A Bologna esclusero il tumore e restarono le crisi; è così che dissero, le crisi vengono perchè il bambino è stato colpito dal virus del morbillo, non sfogato be¬ne all’epoca, 8 anni prima.
Dissero che la fine poteva essere proprio durante il momento di queste con¬vulsioni.
Caro Professore, quante notti ho passato accanto a quel lettino a scrutare il viso di mio figlio, attenta se la smorfia del suo viso cambiasse, magari per ravvi¬cinarsi di una convulsione, avevo pronta una siringa di Valium. A Bologna, ave¬vano detto: «se la crisi è lunga, fategli subito la siringa».
Professore Carissimo, da quando mio figlio fa la sua cura, si è rimesso; è au¬mentato di 8 chili e la cosa più bella, non ha mai avuto più convulsioni.
Lei ha fatto un miracolo. Lo stesso Primario Di Piazza, dopo un anno disse: «non so cosa dire; però mi interessa conoscere la cura che ha fatto e sapere il no¬me del medico».
Grazie ancora Professore, mio figlio oggi parla di fidanzarsi. Mi preoccuperò
di invitarLa alle nozze.
Con tanta stima.
Firma ed indirizzo leggibili sul libro Vivi Con Gli Agenti Naturali

 

N.B.: Le informazioni fornite su questa pagina hanno scopo puramente informativo; esse non possono sostituire in alcun modo le prescrizioni di un medico naturopata.