Quando cominciò a frequentare il nostro Istituto, questo paziente era in dialisi 3 volte la settimana da 7 anni. Era ormai scoraggiato conoscendo l’esito inesorabile del suo male, dal momento che presentava due reni policistici come dei grossi meloni.
Inizialmente gli pareva impossibile che un po’ d’acqua fredda potesse aiutarlo nella sua malattia, ma ben presto cominciò ad apprezzare i benefici che gli apportava il mantello grondante d’acqua fredda che metteva sul corpo caldo per 7-8 volte di seguito.
Non urinava per niente ed aveva sempre dei grossi problemi con l’equilibrio dei sali minerali nel sangue come tutti i dializzati, per cui si stupì molto quando, parlando di alimentazione, gli consigliai di mangiare frutta e verdura cruda in gran quantità, cosa che gli era da anni vietata proprio per il problema del potassio. Io diedi il mio parere e poi lo lasciai libero di fare come volesse.
Prima molto riluttante e poi sempre più convinto, cominciò a introdurre nella sua alimentazione quel che prima neanche si sognava: le mele, le pere, i finocchi, il radicchio, ecc.
Con sua grande soddisfazione, mio grande sollievo e molto stupore da parte dei sanitari, il potassio nel sangue, anziché sbilanciarsi, si normalizzò; lentamente e gradatamente anche gli altri valori ematici si spostarono verso la normalità. Si ridussero i bruciori di stomaco.
Ricominciò ad urinare, dapprima poche gocce, poi 1/2 bicchiere e poi, qualche bicchiere. Ogni tanto capita qualche emorragia, forse per il rompersi di qualche cisti; con pazienza e molta coda cavallina può essere riequilibrata anche senza trasfusione.
Il suo stato di salute generale è decisamente migliorato, non certo guarito, data l’entità della malattia, però ha potuto finalmente ridurre da tre a due volte per settimana, la dialisi e sopporta molto meglio la malattia.
N.B.: Le informazioni fornite su questa pagina hanno scopo puramente informativo; esse non possono sostituire in alcun modo le prescrizioni di un medico naturopata.